Carissimo lettore o lettrice,
Se questo blog fosse una serie di Netflix, la trama girerebbe intorno alla vita di un expat per mostrare al pubblico che la nostra esistenza non è esattamente sempre allegra e spensierata. Nonostante ciò, parliamo comunque di uno stile di vita determinato da una scelta più o meno consapevole, e per questo, legata a buona dose di libertà e a tutti gli stupendi effetti consequenziali che ne derivano.
Per questo motivo, l’episodio di oggi parlerà dei vantaggi e svantaggi di vivere all’estero. Dopo un paio di post più concreti, o duri, su come andare a vivere all’estero senza soldi e sui tabù, falsi miti e verità di andare a vivere all’estero, è giunto il momento di sognare un po’ e prendere in considerazione anche quel lato emotivo che tanto amiamo.
🪷Avvertenza🪷
Ricordati sempre che uno degli strumenti più potenti affinché i tuoi progetti abbiano una svolta positiva è la consapevolezza, per questo i miei articoli, invece di rivelare la strada corretta, mostrano una panoramica a 360 gradi per poter riflettere sulle tue decisioni e convinzioni.
Sit back, relax and enjoy your post!
Vantaggi
É vero che vivere all’estero non è tutto rose e fiori ma…vediamole queste rose!
Conoscere nuove persone e quindi realtà diverse
Essendo le relazioni interpersonali un tema abbastanza delicato, offro il mio punto di vista che sicuramente non sarà condiviso da tutti/e, ma penso che comunque, ne valga la pena parlarne.
Penso che sia difficile riuscire a esplorare se stessi se viviamo dentro le medesime abitudini e sempre legati agli stessi punti di vista o consigli che ci offrono sempre le solite persone.
Domandati invece come potrebbe contribuire uno sguardo differente rispetto a una determinata situazione, sopratutto se a offrirtelo è qualcuno nato e cresciuto a km di distanza dal tuo paese.
Inoltre, conoscere nuove persone all’estero potrebbe aiutarti a individuare una realtà dentro la quale sentirti più a tu agio, per esempio, se hai sempre avuto una mentalità imprenditrice, trasferirti potrebbe essere una buona occasione per circondarti di persone che, non solo condividono la solita passione, bensì potrebbero essere immerse in un ambiente internazionale.
In aggiunta, l’apertura a un nuovo ambiente potrebbe essere molto utile nel mondo gay. Questo perché ricominciare da meno di zero aiuta a mostrarti per quello che sei davvero e a liberarti dei pregiudizi legati alla tua vecchia città.
Da non sottovalutare il fatto che scardinandoti dall’unica realtà che conoscevi finirai per capire che alcuni obiettivi e convinzioni venivano solo dal contesto in cui eri inserito/a e quindi non rappresentavano la tua volontà. Spesso i vecchi amici, ma anche i genitori senza volerlo, ti condizionano tanto fino a influenzarti troppo. All’estero potresti ritrovare quello che sei davvero.
Insomma, come vedi, la libertà di scelta è la protagonista dell’espatrio, vivila.
L’apprendimento costante
Non è un segreto che coloro che vivono all’estero sono riusciti, nel momento del bisogno, a immagazzinare una quantità di informazioni incredibili, cominciando da assimilare le indicazioni stradali quando ti si spegne al telefono per poter tornare a casa la notte, fino all’elenco dei fascicoli necessari per l’emissione di un documento.
L’expat medio è in grado di dirti a memoria tutte le procedure burocratiche in quanto sono rimaste scolpite nell’anima, poi, dipendendo dal grado avventuriero della persona ti ritrovi costretto/a a imparare di più o di meno.
Prima ti iscrivi al consolato, poi fai tutti i documenti del caso, poi ti informi su tutte le leggi possibili del lavoro perché ovviamente non vuoi che ti freghino.
Successivamente magari ti licenziano, ma sei iscritto/a al sindacato quindi spulci di tutto per vedere cosa ti spetta. Allora chiedi la disoccupazione, dopo qualche mese ti interessa essere Freelance, allora chiedi se le due cose si possono conciliare e così via…
Saprai a memoria gli orari dei supermercati di tutta la città, sconti, offerte e sì, magari avrai anche la fidelity card.
Per non parlare della lingua, la storia, le usanze, e più persone conoscerai, più imparerai e credimi, non smetterai mai. Nel giro di qualche anno sarai un tuttologo e se ci prendi gusto, ti trasformerai in quella persona del gruppo a cui scrivere in caso di qualsiasi tipo di emergenza: furto del telefono, multa in bici, multa in macchina, multa in spiaggia, dichiarazione dei redditi, iscrizione al consolato etc.
Questo perché succede?
Perché come dico io, la necessità è la migliore medicina per curare la tua pigrizia, le paure, e anche il tuo scarso interesse per la burocrazia del paese in cui vivi.
Aumenta l’autostima
Ebbene sì, ti guarderai indietro, e vedrai tutto quello che hai fatto per te stesso/a, ti ricorderai che all’inizio era tutto estremamente difficile, poi hai imparato bene una lingua, hai fatto nuovi amici, hai cominciato uno sport che pensavi che non avresti mai iniziato, hai superato colloqui di lavoro in lingua e hai trovato un appartamento o una stanza che adesso sono casa tua.
Inevitabilmente ti rendi conto della forza necessaria per tutto ciò, e senti di avercela fatta. Adesso forse i tuoi obiettivi sono altri, e sono sicura che starai lottando per un nuovo progetto o cambio, però, pensare a tutto il percorso che hai fatto fino a ora, potrebbe aiutarti.
Saprai trarre beneficio dagli imprevisti
Capirai che la felicità arriva per vie traverse. Questo perché spesso quando andiamo a vivere all’estero abbiamo “il piano” ma la vita spesso te lo scombina.
Ciò accade anche perché una volta trasferito/a all’estero ci saranno varie fasi, quindi è molto probabile che cambierai amici, casa o lavoro.
Di conseguenza, svilupperai una buona capacità di resilienza e di reazione agli imprevisti, capirai che la vita continua, che hai lottato tanto per essere dove ti trovi e che ci sarà comunque una soluzione, perché ormai la ruota dell’espatrio non si ferma, e solo tu saprai come farla continuare a girare.
Dà migliori prospettive lavorative e opportunità di carriera
È ben noto che chi conosce le lingue ha molte possibilità nel mondo del lavoro. Secondo il mio punto di vista, al giorno d’oggi le aziende apprezzano che un candidato abbia fatto un’esperienza all’estero, dato che questa comporta lo sviluppo di requisiti fondamentali. Tra questi troviamo, l’adattabilità, il conoscimento di culture differenti, il problem solving e il bilinguismo.
Difatti, le competenze sviluppate per “sopravvivere” all’estero sono attualmente molto ricercate, per esempio, le imprese sono più predisposte ad assumere dipendenti capaci di lavorare efficientemente in almeno due lingue.
In generale, le esperienze personali legate all’espatrio, aiutano crescere professionalmente e ti rendono una risorsa preziosa per qualsiasi azienda che desideri espandersi in nuovi mercati. Non è stato facile cambiare e adattare la vita a una nuova realtà, ma almeno puoi sfruttare le esperienze personali per rendere il tuo percorso professionale unico e di successo.
Svantaggi
Eccoci qua, vediamo un po’ di verità legate a questo nostro mondo di scelte, indipendenza e libertà.
La barriera linguistica
Ovviamente arrivare in un posto e non poter parlare la lingua può essere molo frustrante, ma cosa accade invece a coloro che invece sì, sanno esprimersi fluidamente?
In questo caso ti renderai conto che nonostante tu possieda un buon livello, sarà comunque dura riuscire a riportare nella seconda lingua tutte le espressioni nella tua testa o l’umorismo, per esempio. Una ottima conoscenza linguistica, la quale ti permetta di poter tradurre battute, barzellette, imprecazioni, richiede molto tempo a contatto con nativi.
I momenti più difficili saranno: cercare di seguire il filo del discorso di un gruppo che è entrato in un tema con un ritmo incalzante e concitato, e cercare di capire le parole di qualcuno che ti sta parlando nel mezzo di un bar con musica o con persone che urlano.
Per riuscire a sentirti pienamente a tuo agio nel caso in cui le due situazioni descritte sopra si presentino insieme, hai solo bisogno di tempo e molta pratica, quindi cosa aspetti esci e vai al bar 🤣🤣🤣🤣.
La burocrazia
Questo è il piatto forte dell’espatrio. Ti ritroverai in mezzo a dei procedimenti i quali, inizialmente, possono sopraffare, ma è solo questione di abitudine e aiutandoti con internet e con conoscenti che ci sono già passati, te la caverai alla grande.
Se stai vivendo o stai per andare a vivere in Spagna ti consigli che dia un’occhiata a questo articolo, disponibile in due lingue: italiano e spagnolo.
La solitudine
La verità è che vivrai dei momenti di solitudine, la distanza dalla famiglia e dagli amici della tua città natale si farà sentire sopratutto nei primi periodi quando ancora non conosci molte persone.
In ogni caso, una volta che ti sei inserito/a all’interno di un gruppo, hai un lavoro e degli hobby nel tuo nuovo paese di destino, anche se ci vorrà tempo e pazienza, riuscirai a trovare un equilibrio che ti permetta di organizzarti rispetto a quando, come, e quanto tempo tornare al paese d’origine.
Quello che consiglio nel caso in cui tu voglia perdere meno eventi famigliari possibili, è di trovare un lavoro da remoto.
Lo stress di tornare al paese d’origine
In questo caso, partiamo dal fatto che io non sono una professionista in psicologia quindi non ho gli strumenti per offrirti una soluzione allo stress, ma posso darti il mio punto di vista.
Tornare al paese di origine e ritornare al posto in cui vivi può causare dolore, questo perché ti potresti riabituare alla tua vecchia vita, alla vicinanza della famiglia per poi dover prendere un volo di ritorno. E sarà proprio su quel volo che sarai invaso/a dai pensieri…
Il viaggio in sé, i costi, gli addii, le lacrime, ti rendono più suscettibile, e non so se sia qualcosa che prima o poi passerà negli anni, ma quello che ho notato è che tornare più spesso e per un periodo più breve, aiuta.
Questo perché così facendo, non perdi il contatto con la città natale per troppo tempo (perché spesso l’impatto è forte) e non stando troppi giorni, non avrai la sensazione di esserti riabituato/a a quella tua ex vita, e quindi sarà più facile distaccartene.
Nel caso in cui senti di non riuscire a gestire la sofferenza, l’aiuto psicologico è un’ottima opzione. Ti lascio qua un articolo di piattaforme di psicologia online.
A volte ti sentirai differente
Per quanto tu possa essere affine a un gruppo di persone native o internazionali, ci saranno sempre degli episodi che ti faranno capire che ci sono delle divergenze.
Queste possono essere spesso culturali.
Può capitare che ti senta diverso/a quando si parla del passato, di ciò che era in voga durante l’ infanzia, come le migliori caramelle, i meglio cartoni, i tormentoni dell’estate, e ancora, personaggi famosi in certi ambiti di quel paese etc.
Nonostante non ci sia una formula magica per appianare queste differenze, quello per cui ho optato io è avere amicizie internazionali, locali e anche della mia stessa nazionalità.
Riflessioni e possibili soluzione agli svantaggi
Dopo aver letto pro e contro, avrai un idea generale sull’espatrio e l’importante è avere chiarezza su quello che può comportare.
Non c’e un formula esatta per essere l espatriato perfetto, così come non ci sono soluzioni reali e concrete agli svantaggi. In linea generale, approcciare l’espatrio come se fosse un percorso pieno si sorprese in cui stai camminando verso un miglioramento, secondo la mia opinione, potrebbe essere un buon punto di vista.
Questo perché non arriva un’illuminazione grazie alla quale saprai di aver preso tutte le decisione giuste è sbagliate, è più una questione di provare, aggiustare il tiro e tentare ancora.
Ragione per cui, meriterebbe la pena provare una certa destinazione ed essere consapevoli di poter cambiare nazione, città, lavoro e perché no, anche decidere che l’esperienza non fa per te e allora tornare al paese d’origine.
Per chi è già fuori, ti auguro che a forza di aggiustare il tiro, tu stia incontrando la tua direzione.
Per chi ancora non è partito, ma vorrebbe farlo, spero che un giorno tu trovi il coraggio di poter scegliere quello che davvero vorresti, qualsiasi sia la tua aspirazione.
Per il resto,
Un saluto rivoluzionario